Oro nero & Lingotti

Oro, da sempre la forma d'investimento più sicura

Oro nero & Lingotti

Il petrolio è stato al centro dell’economia globale del Novecento. Fin dal 1973 le prime avvisaglie del suo esaurimento e poi una nuova vita a partire dal 1991 in concorrenza con le altre materie prime.

Il prezzo dell’oro ha avuto un andamento simile a quello del petrolio negli ultimi 50 anni. All’aumentare dell’utilizzo del petrolio da parte delle imprese minerarie, si estraeva più Oro che finiva in parte nel mercato e in parte nelle riserve per ridurne l’Offerta. Il prezzo del petrolio così aumenta immediatamente e il valore dell’oro fisico viene conservato nel tempo.

PER ESTRARRE ORO SERVE MOLTO PETROLIO

Le riserve di petrolio, come quelle di Oro Fisico, sono conservate dai più grandi gruppi industriali del mondo che ne detengono il monopolio, attraverso l’OPEC. Le politiche di redistribuzione sono vincolate ai piani di sviluppo delle economie di ogni Paese partecipante e della sua zona di influenza. Per comprare oro serve estrarlo. Per estrarre oro serve petrolio. Quando aumenta la domanda di petrolio per produrre oro, aumenta il prezzo del petrolio. Ma anche l’offerta di oro e diminuisce il suo prezzo, a parità di domanda. Consumo petrolio e estraggo oro: un modo per consumare ed investire in un bene che si rivaluta. Bisogna dire che la speculazione privata ne ha ricavato dei bei soldi e benefici politici dal 1971 ad oggi 2021.



La Domanda di oro, a parità di Offerta, è oscillata durante la “Pandemia”. I lockdown del 2020 e le progressive riaperture hanno ampliato la Domanda di oro finanziario di quasi 1000 tonnellate (un terzo della domanda globale) ed il prezzo dell’Oro ha toccato un nuovo record storico di 65 dollari al grammo pari a 55 euro, nell’agosto del 2020, insieme alla paura della recessione. L’analisi delle World Gold Council non lascia dubbi. Di contro attualmente, nonostante la temuta svalutazione del dollaro, mantiene il prezzo dei Lingotti a livelli comunque elevati.

Lo Stato Americano e la UE finanziano il Debito anche con la vendita di Oro Fisico.

Oggi, 9 settembre 2021, l’arco è in posizione di stand-by sotto i 50 euro al grammo in attesa di nuovi sviluppi.

Stabilità del prezzo dell’oro che sottende a tre motivazioni

  1. Liquidità in oro per finanziare la pandemia.
  2. Possibilità di conservare le riserve.
  3. Contrazione della Domanda di oro fisico.


La vendita di oro finanziario da parte delle big della finanza, liquidità per alimentare la ripresa economica senza svalutazione, ha tenuto basso il prezzo dell’oro. Le speculazioni finanziarie legate all’oro finanziario degli ETF sono le principali colpevoli dell’oscillazione di prezzo dell’oro. Solo le riserve riescono a stabilizzarne il prezzo. Il valore delle riserve oggi ammontano a circa 15.000 tonnellate. La domanda annuale di oro è di circa 3500 tonnellate, stabile per ora. Lo stop dell’estrazione trascina in basso la Domanda globale di Petrolio ma apprezza l’oro delle riserve.

La produzione di oro è condizionata non solo alla Pandemia ed alle riserve, ma in prospettiva anche alla contrazione delle miniere estrattive che devono tenere a bada rischi legali dei minatori. Abbiamo visto che Barrick Gold ad esempio, a capo di grandi miniere nel mondo, vede sempre più frequentemente la protesta e la chiusura dei giacimenti per via dei livelli di inquinamento, celati all’opinione pubblica.

Da circa 15 anni, l‘oro recuperato viene in aiuto con nuove tecnologie etiche che utilizzano sostanze chimiche più adatte allo smaltimento, forse una rottura decisiva con i metodi di produzione del passato, dove ancora si utilizzano solventi tossici per l’estrazione, come il cianuro, piombo, arsenico e mercurio. Ancora non si assicurano buone condizioni di lavoro e soprattutto nei paesi in via sviluppo si utilizzano i Minori nei giacimenti, impiegati per la loro facilità ad incunearsi nelle grotte scavate in profondità, per via della loro statura minuscola.



Volatilità del prezzo del petrolio ed il suo ruolo economico nel futuro

Nel contesto della produzione di Lingotti d’oro, Tesaurum si chiede quale ruolo avrà il petrolio nella corsa all’elettronica. Farà la fine del carbone, come stabiliscono gli accordi di Parigi del 2019? Come si produrrà l’oro? Abbiamo visto che le miniere non possono estrarre grossi quantitativi di materie prime senza petrolio. Il costo di estrazione di un’oncia d’oro oggi oscilla tra i 900 e i 1200 dollari per oncia. Circa 600 euro riguardano il petrolio utilizzato per le escavatrici e le gru che trasportano i massi al cui interno si trova l’Oro.

Insomma il destino delle materie prime del mainstream è alla fine di un ciclo? Il petrolio è parente dell’oro che da millenni si rigenera secondo tempi molto lunghi e con un costo molto alto in termini di capitale umano e battaglie legali a suon di milioni. L’industria elettronica nascente sarà un catalizzatore formidabile di energie pulite? Di certo sarebbe bene controllare che il termine “pulito” sia indice di trasparenza e good practices.


Luca Clemente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *