Oro ad impulsi elettrici: sulla via della sostenibilità

Oro, da sempre la forma d'investimento più sicura

Oro ad impulsi elettrici: sulla via della sostenibilità

Quando lo scenario economico risulta incerto i valori di borsa diminuiscono e aumentano gli investimenti in materie prime. Per questo acquistare ORO FISICO è esclusivamente un bene rifugio!


Venerdì scorso abbiamo parlato di una delle più grandi società di estrazione al mondo Barrick gold, che ha dovuto cambiare assetto societario per i contenziosi che l’avrebbero messa al bando: solo in sudamerica ha una richiesta di risarcimento per disastro ambientale della miniera di Valadero di 4 miliardi di dollari.


L’adeguamento delle norme relative alle emissioni globali di Co2 limitano la produzione in alcuni settori strategici dell’economia tra cui Oro e Petrolio oggetto di speculazioni sleali nel breve termine, a causa di elusioni legali che determinano forti oscillazioni azionarie.


A questo proposito ho parlato della rivoluzione elettrica che sta avvenendo in tutto il mondo fino a pochi anni fa detta la new economy è diventata una consuetudine del nostro modo di produrre e di lavorare.

Le auto elettriche, i device, il metano, i dissesti idrogeologici sono tornati preponderanti in questa crisi socio-sanitaria come la necessità di un continuum sostenibile.



I ghiacciai si sciolgono

Il calore del carbone non aiuta

Le miniere sono in esaurimento e le condizioni di vita umana non permettono l’estrazione di materie prime senza costi sovrumani. La tecnologia, da sola, non riesce a produrre quanto l’uomo al servizio dei robot.


La rivoluzione elettrica sarà una delle priorità entro il 2030. Gli investitori stanno indirizzando il loro focus su quegli sforzi? Cosa cambierà al nostro modo di produrre e quindi al nostro modo di vivere? Lo smart working, la soluzione futuristica, pare disseminare qualche perplessità sulla redditività, le locations e la sostenibilità sociale.


Entro il 2022 molte centrali a carbone per produrre energia elettrica dovranno essere chiuse e come cita l’accordo di Parigi del 2015 ridotte le emissioni di anidride carbonica. Se i paesi in via di sviluppo, il Sud del mondo, richiede più tempo per adeguare le leggi, il “Govern dei datori di lavoro” devono ridurre tali emissioni entro il 2025.


L’adeguamento dipende da noi. Lavorare insieme per migliorare le condizioni di vita e regalare un sistema sostenibile all’economia è d’obbligo.


Per alcuni lavori non è possibile lo smart working. Questi riguardano soprattutto l’industria estrattiva, l’edilizia, il food, l’alta specializzazione operaia. Questi settori sono trainanti dell’economia da sempre. Le grandi aziende possono ridurre l’impatto ambientale e farlo diventare un profitto nel lungo periodo. Basta volerlo!



Luca Clemente

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