Trieste, un porto d’oro! Live streaming

Oro, da sempre la forma d'investimento più sicura

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Questa settimana Tesaurum ha deciso di sostenere, attraverso l’informazione, la lotta per la libertà di scelta decisa in extremis dai portuali di Trieste. Chi si occupa da anni di commercio, sa che senza lo scambio, la ricchezza di un Paese non esiste e senza lavoro non si può comprare. Le materie prime, non sono solo “Merci” che ci permottono lo sviluppo economico, conosciuto nella storia di questo Paese e del mondo da quando è nato ad oggi, ma attraverso il loro commercio, lo Stato ha potuto creare aziende che a loro volta, hanno costruito strade, case, negozi e mezzi agricoli permettendoci un modello di vita umano.

La finanza invece ha speculato, sperperato e anche occultato capitali per un bene privato e non per la comunità. I soldi che dal lavoro drenano nelle casse di banche e nelle finanziarie, sono state speculate nei luoghi di borsa, sempre più saldamente in mano a monopoli esteri, difesi da Stati ed eserciti che anche nelle miniere, si fanno sentire come aquile sopra le loro prede. I soldi che finiscono in banca non sono più i nostri, cita il codice civile. Il signoraggio bancario oggi pretende che i capitali dovuti al green debbano essere pagati dai lavoratori come se fino ad oggi non avessero lavorato, negando l’esistenza di capitali pregressi che avrebbero dovuto essere investiti nell’ecologia. Da ciò le restrizioni odierne.

LA VIOLENZA DELLA RIVOLUZIONE VERDE

The violence of the Green Revolution, libro scritto da Vandana Shiva, denuncia gli esiti che la Rivoluzione Verde ha avuto in India, sia dal punto di vista sociale che ambientale. Vandana Shiva, attivista politica ed ambientalista, è la più grande portavoce degli effetti negativi della Rivoluzione Verde e per questo motivo il maggior numero di analisi, critiche e dimostrazioni riguarda il caso dell’India. Vandana Shiva difende il proprio Paese dalle ingiustizie soprattutto attraverso la diffusione dell’informazione e la dimostrazione del perché nel futuro non possiamo più permetterci di compiere gli stessi errori del passato.

Così in Sudafrica, come in Indonesia, in Brasile o in Perù, la popolazione deve pagare lo scotto a vantaggio delle moderne industrie che si godono i frutti dell’estrazione mineraria ed alimentano un commercio di cui anche il porto di Trieste, tra gli altri, è un attore protagonista.

Sembra strano, in un sito che parla di oro fisico, ricordare che c’è qualcuno che lavora per estrarre quell’oro? No. Ecco perchè ricordiamo questi fatti, che i mass media più conosciuti, non hanno più interesse a ricordare per vari motivi: dal conflitto di interessi alle notizie scomode per i governi, dalla narrazione globalista che prevede un aiuto ai paesi in via di sviluppo senza tuttavia proteggerne la popolazione (che ancora oggi 2021 ci permette di vivere in modo più che dignitoso), sacrificando le proprie libertà individuali.

LISTE DEI SITI DOVE VEDERE IL LIVE DEL BLOCCO DEI PORTUALI ITALIANI CONTRO IL GREEN PASS

Seguiemo ogni momento della trattiva con filmati in rete, aggiunti qui nei giorni successivi il 15 ottobre.

Video di Visione TV Il porto di Trieste non si piega alla dittatura

Video di Becciolini Network: Il porto di Trieste non ci sta. Sciopero a oltranza


Becciolini Network in Live streaming del 15 ottobre

Local Team in Live Streaming su Youtube del 18 ottobre ore 12.45

Visione TVLe immagini della repressione

Dall’oro all’arancia, dal Gas naturale al “pollo arrosto”, non avremo più cibo se il Governo non propone un compromesso ai braccianti. Finchè il Governo non si toglie questa veste di revisore dei conti severo e da medico paternalista che incide sul futuro della libera impresa, nessuno potrà più avere materie prime per poter lavorare, mangiare e spostarsi. Dal G8 al G20 i Governi globali intendono “versare” 100 milardi ai paesi in via di sviluppo, strategici per le economie dei paesi indistrializzati ormai spremuti. Le scelte delle economie avanzate compromettono le scelte dei paesi in via di sviluppo, sempre più schiacciati, come abbiamo visto nelle miniere più grandi del mondo, dall’ingiustizia della insicurezza sul lavoro e dallo sfruttamento delle popolazioni autoctone che si trovano soprattutto nelle zone meridionali del mondo.

IL PORTO FRANCO

La lista dei live sulle news al Porto di Trieste, un porto che arriva al dunque con l’acquisizione del Green Pass per ordine del Governo che minaccia di bloccare il lavoro in tutta Italia.

Articolo Magazine sulla vicenda che ha portato alla decise di bloccare il porto di Trieste al fine di convincere il Governo italiano a bloccare il lavoro attraverso l’introduzione il 15 ottobre 2021 del Green Pass, una tessera verde che incide sulla libertà scelta di tutti i lavoratori italiani.

Porto di Trieste

IL GREEN PASS ERA GIA’ STATO PREVISTO NEL 2018

Per questo motivo, anche noi di Tesaurum, ci sentiamo coinvolti in questo meccanismo perverso del Green Pass, già previsto nel 2018, perchè chiude di fatto la porta al commercio internazionale al quale siamo sempre stati d’accordo, dalla nostra storia mercantile alla nascita dell’Unione Europea nel 1999, in cui crediamo come Unione dei cittadini e dei lavoratori liberi di sciegliere nel rispetto delle regole.

E’ importante ricordare in questo frangente la grave modifica attuata dal garante della privacy, che permette il Governo di aggirare indirettamente il segreto bancario. La ristrutturazione del debito sta preparando una patrimoniale come quella di Cipro di 10 anni fa. Una tassa che parte dalle proprietà immobiliare e finirà con la tassazione sui capitali in conto corrente, con la scusa della green revolution, come abbiamo già ricordato in passato anche in questo sito.

GIORNATA NUMERO 6 A TRIESTE- 20 OTTOBRE 2021

Il sole brilla su Trieste e su tutti i porti italiani come Ancona, Genova e Ravenna che si fermano parzialmente per salvare i LAVORATORI PORTUALI DALLA COERCIZIONE DEL GREEN PASS! Noi siamo solidali insieme a loro e cerchiamo di trasmettere un collegamento con le persone che bloccano le merci al porto franco di Trieste. Il prefetto di Trieste ha assicurato che entro il 23 ottobre proporra al Governo Italiano di togliere il Green Pass per il lavoratori.


Foto della copertina a cura di “Trieste Cafe” – www.triestecafe.it

Luca Clemente – Tesaurum Project – Torna a guardarci

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