Il signoraggio bancario

Il signoraggio bancario

Non è la prima volta che lo si sente. Esiste da quando lo Stato stampa moneta. Non tutti sanno però che questa pratica “nasconde” un costo di stampa della carta-moneta, un diritto che bisogna pagare allo Stato stesso, cioè a noi. Le banche acquistano la moneta e la girano ai correntisti. Il costo viene spalmato sull’inflazione.

L’interesse che ci paga annualmente la banca (ormai risicato!) non è nient’altro che il costo risparmiato dalla banca che può usare i nostri soldi in giacenza senza dover stampare altra carta-moneta. Quanti sanno che i soldi in banca per legge non sono più i nostri? (art. 1834 del codice civile): “Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà,…“. La banca li investe e noi rischiamo il dissesto bancario.

Oggi non si stampa più e vengono emessi Titoli di Stato, per ogni Stato che fa parte dell’Eurozona. Quindi questi costi vengono applicati sul Debito generato che si dovrà risarcire alla Banca Centrale Europea in tot anni. Se i debiti aumentano, si accumula l’interesse e come in un mutuo il debito cresce e se non si riesce a pagare la rata prima viene sospeso il mutuo e poi cominciano le azioni per il recupero del credito che la banca vanta nei vostri confronti.

Di qui la riflessione. Ma se invece di contrarre prestiti comprassimo oro fisico?

L’oro fisico è di proprietà personale, come qualsiasi bene materiale, non della banca. Ma non serve contrarre un prestito per averlo e si può solo avere un aumento del suo valore nel tempo.

In questo video potete sapere per quale motivo sarebbe utile cambiare oro fisico da investimento con una parte dei propri risparmi:


La Riserva Aurea della Banca può essere liquidatata in denaro? In realtà quell’oro è destinato a garantite i prestiti internazionali. Sicuramente però è credito liquido. Se lo Stato italiano dovesse vendere oggi le circa 3000 tonnellate di oro che possiede, moltiplicate al fixing di 50 euro al grammo farebbero circa….. 150miliardi (che fino a 20 anni fa valevano 30 miliardi). Uno strumento che aumenta di valore solo lasciandolo lì, come un immobile, ma senza deperimento.

Ma da dove arriva quell’oro? E perchè la Banca d’Italia non compra oro “privato”?


ORO COME DIFESA DAL SIGNORAGGIO BANCARIO.

Il principale motivo di investimento in oro fisico è la difesa dall’inflazione che è una svalutazione della moneta: quando si stampa una gran quantità di moneta, ce n’è troppa in circolazione e perde di valore. Una volta si riduceva la moneta nel sistema attraverso la “mano invisibile“, cioè lo Stato, attraverso i titoli di Stato e l’aumento dei prezzi al consumo legato alla svalutazione monetaria, prendeva i risparmi giacenti sui conti correnti direttamente dai cittadini. Una sorta di prelevamento forzoso silente. Ora invece questi Titoli di Stato ufficialmente rendono poco e sono emessi dall’Unione Europea: così altri Stati possono sostenere il Debito Pubblico Europeo del nostro Stato e viceversa, senza più un vero controllo interno.

Oggi l’Oro Fisico da Investimento è una valida alternativa alla svalutazione, all’erosione fiscale ed alle truffe finanziarie, vedi il bitcoin, Tesla ed altre numerose specchietti per le allodole dove la popolazione più golosa perde anche il 70% dei propri risparmi lasciando intere generazioni sull’astrico. Per non parlare del rischio di bail-in a partire dal prossimo luglio come annunciano numerose testate giornalistiche. I depositi fino a 100.000 euro non sono comunque garantiti dall’Unione Europea in caso di dissesto bancario, come da legge europea sul recovery bancario che usa sempre il condizionale.

Altro che crisi del dollaro! Qui siamo di fronte alla crisi del secolo, come citava un giovane Vasco Rossi, già ai tempi dello “scivolone italiano” del 1984. Da allora l’oro è cresciuto del 500% per due motivi principali: perchè è affascinante e perchè è raro. Tutto il resto è storia! Al prossimo venerdì.



Luca Clemente

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