LA BORSA E I BENI REALI

Oro, da sempre la forma d'investimento più sicura

LA BORSA E I BENI REALI

Ben trovati, come ogni settimana, cari amici dell’oro fisico da investimento. In questo momento il prezzo dell’oro aumenta anche se la Fed fa di tutto per calmierare l’inflazione americana. L’enorme debito accumulato in questi ultimi anni e la riduzione delle stime sul PIL per il 2023, hanno peggiorato la perdita di potere d’acquisto del Dollaro che è stata del 7%. L’Euro del 10%. Sono aumentati i prezzi al consumo e l’economia non tira più come il periodo pre-pandemia.

Gli indici di borsa “presentano il conto” con un risultato negativo per il 2022. Il luogo dove il risparmiatore “comune” ha sperato di conservare il proprio risparmio e recuperare quel 10% di svalutazione dell’Euro, i BTP e i BOT hanno perso oltre il 25%. Lo scenario più probabile per il futuro , si dice, è un nuovo 2008, una crisi che metterebbe in ginocchio i Paesi più avanzati e indebitati, complice lo scontro Est-Ovest e la deglobalizzazione. La Cina stenta per ora a risalire la china post-Covid.

ECONOMIA REALE

L’oro fisico anche quest’anno (come gli ultimi 10) ha recuperato un bel 10% perchè è un bene reale, che sfrutta le sconfitte della moneta, inflazione e svalutazione. Così è stato quest’anno: se pensiamo che dal 2012 sia l’Euro che il dollaro hanno perso circa il 100% di potere di acquisto, capiamo perchè l’oro guadagni il 10% all’anno. In questo contesto allarmante, aggravato da una guerra che ha messo in ginocchio la fiducia dei mercati, i beni reali sono un’àncora di salvezza contro la svalutazione!


Prezzo oro in rapporto alle tendenze del Mercato di Borsa


Tra il 2008 e il 2011 l’oro toccò un prezzo di 1900 $/oncia e si mantenne sopra i 1500 dollari per due anni fino al 2013. Da questo grafico, come dal prossimo, si evince che il Mercato borsistico è spesso scorrelato dal prezzo dell’oro e delle materie prime in generale. Dando un’occhiata al prezzo dell’oro nel 2011/12 (linea oro) vedete che la tendenza “ribassista” delle borse ha portato ad un aumento del prezzo dell’oro. Questo perchè c’è stata sfiducia nelle borse, è aumentata la corsa al rifugio (propensione al risparmio) e quindi della domanda di oro, che ne ha fatto salire il prezzo.


SP 500 e Prezzo Oro in rapporto


Se mettiamo in relazione l’indice Standard and Poor (S&P 500), l’indice di Borsa delle migliori 500 aziende del mondo, vediamo che la scommessa dell’economia reale, condiziona direttamente la variazione di prezzo dell’oro. Più c’è fiducia nelle aziende di produzione, meno sarà la propensione di acquistare oro. Le oscillazioni della linea nera (S&P 500) diventano più frequenti a partire dal 2000, con il crollo del 2008 e poi ancora dal 2012. Il prezzo dell’oro sale dopo una fase di sfiducia nell’economia reale e nella possibilità di generare guadagni e scende invece quando la fiducia dei mercati risale.

Nel momento in cui non c’è sicurezza sul mercato degli investimenti (tendenza ribassista) si utilizza l’oro come bene rifugio per attendere momenti più sicuri dell’economia reale e aspettarsi dalle borse maggior ottimismo (tendenza rialzista) nel generare nuovi guadagni. Quando il rapporto S&P500/Oro è basso, le prospettive economiche future sono incerte e diminuisce la propensione al rischio. Quindi aumenta il prezzo del rifugio.

ORO in DETTAGLIO

In questi ultimi anni si è assistito ad un aumento sia dei prezzi dell’oro che della fiducia nel mercato borsistico colpa dell’inflazione e dell’aumento della propensione al rischio negli investimenti. Il famigerato siamo passati dal “GUADAGNO SENZA RISCHIO AL RISCHIO SENZA GUADAGNO”, ha generato la seguente spirale: più rischio uguale più incertezza uguale più valore al rifugio! E’ come girare in auto durante lo sciopero dei benzinai: nessun problema se so quando aprono, ma se lo sciopero è selvaggio non so se riuscirò a tornare a casa! E quanto potrà valere un litro di benzina in quel preciso momento?

Sappiamo che ad ogni variazione della Domanda di oro, anche il suo prezzo varia. Quanto oro viene acquistato per la lavorazione? A parte l’enorme domanda di oro per gioielleria di India e Cina, notiamo come nel 2022 l’acquisto di oro delle banche centrali (diagrammi rosa) è stato massiccio: 673 tonnellate di oro, il valore più alto dal 1967.

Si vede chiaramente dal grafico che quest’anno si è concluso con un grande balzo delle banche centrali che hanno incamerato quasi un quarto della domanda di oro mondiale, compresi gli investimenti in titoli finanziari legati all’oro. Si sta preparando una grande crisi reale economica?


DOMANDA DI ORO PER SETTORE


ORO FINANZIARIO DEGLI ETF e degli ETC

Si nota anche come la domanda di oro in titoli finanziari garantiti siano stati un importante fattore della domanda e della variazione di prezzo di conseguenza dell’oro. Più oro viene impegnato per garantire e più aumenta il prezzo. Nonostante ciò, la domanda di oro per settore è uguale negli ultimi anni. La parte invece degli elementi finanziari e bancari che generano la famosa “corsa all’oro“, fanno aumentare e diminuire significativamente il prezzo, almeno per un 10%.

Tesaurum vuole ricordare che l’oro va acquistato con l’intento di diversificare il portafoglio investito. L’oro mantiene il suo prezzo nel lungo periodo, nonostante i picchi e i ribassi periodici, non costituisce solo un rifugio per il futuro, ma una valida alternativa di conservazione del risparmio, in attesa di momenti migliori. In periodi di incertezza l’oro è un paracadute, ma solo se fisico.


Luca Clemente