Lo standard di qualità dell’oro fisico da investimento
Legge 7/2000 che disciplina la liberalizzazione dell’oro fisico.
Oltre ad elencare gli operatori e i requisiti di onorabilità, la legge parla di qualità: l’oro fisico da investimento deve essere London Good Delivery (LGD), lo standard di riconoscimento mondiale dell’oro fisico. Nel mondo non è necessaria la LICENZA DELLA BANCA D’ITALIA e l’albo per certificare la purezza dell’oro. Alle imprese italiane che commerciano oro è dato di essere iscritti all’albo di Bankitalia per i requisiti di onorabilità dell’azienda.
In assenza di un “operatore di metalli preziosi” italiano, il nostro oro deve avere un certificato che garantisca la “buona fattura” dell’oro conservato negli anni per evitare spiacevoli “misunderstanding“. Cosa ben diversa dall’iscrizione all’albo che non dà nessun controllo sulla qualità effettiva dell’oro da investimento.
Ad esempio: Heimerle & Meule nel nostro caso è la fonderia più antica in Germania. La licenza della Banca d’Italia non è prevista per una fonderia di diritto tedesco. Ciò non vuol dire che l’oro prodotto non sia puro al 99,999% e abbia standard internazionali molto elevato. Molte fonderie inglesi, non hanno la licenza della Banca d’Italia e commerciano oro puro in tutto il mondo. Ma se dovessero aprire una filiale in Italia sono obbligati ad essere “riconosciuti” nell’albo.
Fonderie LBMA
Sono circa 80 fonderie di tutto il mondo che producono secondo gli standard della London Buillion Market Associaton (LBMA) Un associazione di produttori di oro tra le più antiche del mondo a cui fa capo la Band of England e i maggiori produttori di oro del mondo. Le fonderie LBMA non devono chiedere nessuna autorizzazione alla Banca d’Italia per commerciare oro fisico da investimento a meno che non ne costituiscano una filiale in Italia.
A questo proposito, ricordiamo che le banche hanno l’esclusività sui lingotti da 400 once (circa 12,5kg) e non su lingotti di taglio più piccolo! I lingotti detti “istituzionali” vengono custoditi nelle Riserve Auree o caveau delle banche, nascosti in profondità sotterranee, per salvaguardare il valore che l’oro esprime a livello monetario.
L’oro di recupero a 18k dei gioielli
La quotazione LBMA (ex-fixing), data due volte al giorno, è il prezzo mondiale dell’oro fisico. L’oro fisico da investimento è solo l’oro puro a 24 carati (o 99,99%). Dalla sua liberalizzazione ad opera del parlemento europeo in data 17 gennaio 2000, sono nate molte società che propongono acquisti di oro fisico fino ad un massimo di 1Kg per volta. Posso comprare anche 10 kg ma sempre in lingotti del peso massimo di un chilogrammo.
Parliamo ovviamente di lingotti d’oro 24k, perché se voglio accantonare una cifra del mio stipendio, pensione o risparmio, devo investire in oro puro, non di certo in gioielli che hanno tutt’altra funzione.
L’oro da recupero, ossia gioielli ed oggetti in oro 18 kt costituiscono di certo un fetta molto importante dell’apporto di oro da investimento: l’oro consegnato ai compro oro viene ritirato dalle fonderie e banchi metalli, che rifondono l’oro così recuperato, per creare lingotti da investimento e leghe utilizzabili nel mondo industriale.
Quale utilità avrà l’investimento in oro fisico?
Dal 1970 ad oggi l’oro ha mantenuto il suo potere di acquisto. Se guardiamo un grafico del trend aurifero, notiamo subito che in 20 anni il valore dell’oro è cresciuto quasi del 300% fino al 2016!! E’ shockante: equivale alla perdita del potere d’acquisto dei soldi!!
Perché questa crescita del valore dell’oro?
Dal 1990 ad oggi l’accesso al debito mondiale è stato sempre più utilizzato per finanziare le spese statali a fronte di una produttività sempre più scarsa. Ne è stato un segnale la crisi del 1998, quella del 2008 e successivamente crisi sempre più ravvicinate come quelle del 2012 e del 2017 e quella del 2020 aggravata dal Covid-19. Le crisi hanno mostrato la fragilità di un sistema economico sempre più vecchio e delle valute monetarie che si sono svalutate del 500% in 50 anni.
IL VALORE DELL’ORO NEL FUTURO
Per questo motivo è in aumento la domanda di lingotti d’oro delle Banche Centrali che acquistano oro fisico nelle poche fonderie che producono lingotti standard da 400 once troy. Il lingotto istituzionale, determina il valore della nostra Riserva Aurea.
In ogni caso ora sappiamo che sicuramente la politica di spending review è solo un atto dimostrativo. Se le nostre risorse sono da centellinare come ci dimostra la lezione di Kyoto e di Parigi, è chiaro che lo stop all’estrazione di oro potrebbe innalzare il prezzo di questo bene anche di 10 volte. Le banche continuano a comprare oro per rinnovare le Riserve Auree.
In quanto la crescita del valore dell’oro fisico è determinata dai fattori sopra menzionati, conserva il potere d’acquisto della moneta di conto. Lo stesso Gold Hub definisce questo concetto e ne sviluppa un’analisi interessante, per inserire l’oro come asset strategico negli investimenti. Dal 2008 il mondo è entrato in una spirale di impoverimento graduale e l’oro sarà sempre più raro in natura. La sua liberalizzazione, non può che aumentarne il valore futuro.
Luca Clemente, fondatore del Progetto Tesaurum.
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